#1 – Chi è Simonstone?

UTENTE: Ciao, piacere di conoscerti.

SIMONSTONE: Il piacere è nostro.

U: Wow, che posto strano: è tutto così… bianco.

S: Il bianco è il colore di una pagina ancora da scrivere. Considerata la natura del sito, ci è parsa una buona idea.

U: Interessante. Vorrei provare a capirci di più: ti secca rispondere a qualche domanda?

S: Al contrario. Siamo qui per questo.

U: Non c’è che dire, sei proprio un tipo servizievole.

S: Si fa quel che si può.

U: Prima di tutto: chi (o cosa) è Simonstone?

S: Stando a quanto dice Wikipedia: “Simonstone è il più inaccettabile degli alter ego di Simonpietro Spina, personaggio sui generis della Catania bene, spiccatamente benpensante, violentemente radical chic, che un giorno si atteggia a paladino del niente e di chi niente possiede e il giorno dopo si mette in vendita al prezzo dei suoi servigi di educatore privato, con l’unica, difettosa scusante che per campare, oggigiorno, qualche spicciolo in tasca occorre averlo.”

U: Onestamente mi sarei aspettato qualcosa in più di un semplice copia-incolla… Ma sul serio Wikipedia dice questo?

S: Sì, certo. Come no…

U: Perché “Simonstone”?

S: Questa volta proverò a rispondere di mio pugno. Sostengono i suoi accoliti e tifosi, agguerritissimi partigiani delle cause perse, che il soprannome deriverebbe dalla durezza proverbiale della sua tempra — coriacea e inscalfibile, appunto, come la roccia. “Simon la roccia”, dunque, ma tutto ciò non persuade i suoi più ostinati oppositori (né, a maggior ragione, chi ha avuto la sventura di fare la sua conoscenza). I più propendono per l’ovvia conclusione che da “Simonpietro” si sia banalmente passati a “Simonstone” per traduzione dall’italiano all’inglese (pietra = stone). Come detto, Simonstone è un alter ego, una maschera, e come ogni maschera giova a nascondere l’autentica, decomponibile natura di colui che dietro di essa si cela. Questo è quanto. D’altronde, aggiungere altro non servirebbe la causa.

U: Il mondo aveva proprio bisogno di Simonstone?

S: Mio Dio, no! Il mondo aveva già — prima ancora che il deleterio Simonstone venisse al mondo — la sua sana razione di grattacapi. Che il cielo ci fulmini se avevamo bisogno di un altro blogger invasato, convinto che a qualcuno importi un accidente della sua vita e delle sue opinioni su un mondo che non aveva affatto bisogno di lui. Sfortunatamente, quando ce ne siamo accorti era già troppo tardi: ormai Simonstone era on-line…

U: Da quanto tempo è attivo Simonstone?

S: La prima volta in cui il dominio simonstone.it fu acquistato risale al 2019. Venne poi chiuso nel 2021 e nuovamente rimesso on-line nel 2023. Come si vede, le alterne fortune di questo dominio dimostrano l’instabilità del progetto e lo scarso “dominio” che perfino noi amministratori abbiamo su di esso. I suoi alti e bassi sono il marchio sicuro della sua natura gassosa e impalpabile. Simonstone è fatto così: oggi c’è, domani chissà…

U: “Noi amministratori”? Quanti siete davvero a mandare avanti la baracca?

S: Il plurale maiestatico fa più corporate multimiliardaria con centinaia di filiali nel mondo, migliaia di dipendenti e fatturati da record. In realtà ci sono solo io…

U: Corporate? filiali? fatturati? Giù la maschera: chi c’è veramente dietro a tutto questo?

S: C’è Simonstone.

U: Non sarete per caso una frangia militante del Nuovo Ordine Mondiale camuffata da sito-burla?

S: Sì, e magari abbiamo anche una gerarchia in cui il numero assegnato è tanto più basso quanto più importante è il membro della setta. E ovviamente abbiamo anche una parola d’ordine segreta, un tatuaggio inciso a fuoco in parti anatomiche su cui non batte il sole, un regolamento plurisecolare trascritto a mano su pergamena e un sommo capo che nessuno ha mai visto in faccia, solo sentito parlare da dietro a una tenda di velluto rosso.

U: Okay, niente complottismi, e allora? a che accidenti serve questo sito?

S: A un accidenti di niente. Simonstone esiste, ha una sua coscienza d’individuo (per quanto deprecabile), e pertanto aveva bisogno di avere una forma. Il sito su cui vi trovate è a tutti gli effetti il suo involucro, il non-luogo in cui abita e vive (voi umani lo chiamereste “corpo”; lui, che umano non può dirsi, preferisce tenersi sul vago, e infatti non lo chiama affatto). La gente ogni tanto passa di qui per una capatina, controlla che tutto sia in ordine, dà un’occhiata per accertarsi che non ci sia niente di nuovo e infine riparte per altri lidi. Per quanto attiene a voi, immagino sarete poco inclini a parlare del come siate giunti sin qui, per cui vi risparmio l’imbarazzo. Ognuno sa.

U: Avete realmente costruito un sito web solo per farci abitare una fantomatica entità di nome Simonstone?

S: Più o meno. Per quello e per immaginarci la faccia di quanti lo avrebbero trovato insensato.

U: Chi è che formula queste risposte? Sei per caso un’intelligenza artificiale?

S: Se fossi un’intelligenza di qualsiasi tipo, non starei qui a sprecare il mio tempo, dico bene?

U: Eppure, la tag-line del sito sembra suggerirlo, dice: “Simonstone.it – Inintelligenza artificiale”

S: Appunto. C’è scritto: “Inintelligenza”. E poi le tag-line dei siti dicono tante cose… Al posto vostro, non le darei troppo peso.

U: Ci sono solo io qui a fare domande; perché insisti a darmi del “Voi”? È anche questo un modo per darsi delle arie da multinazionale?

S: Non esattamente… È piuttosto triste accettare che a nessuno importi granché di Simonstone (nessuno a parte Voi, ovviamente). È solo una maniera come un’altra per non cedere alla tentazione di insaponare una corda…

U: Questo Simonstone deve sentirsi molto solo…

S: A volte, sì, ma non così tanto come si potrebbe pensare. Fortunatamente c’è sempre qualcuno a tenerlo impegnato con domande sfiancanti.

U: Alludi forse a me?

S: …

U: Ok, questa me la sono voluta. Touché! Ammetterai però che questa conversazione pare uscita da un film surrealista degli anni Venti.

S: Lo ammetterò.

U: Dì la verità: non è che mi stai trollando alla grande?

S: Sono dieci minuti buoni che questa conversazione priva di senso va avanti; forse ti stai trollando da solo.

U: Adesso la domanda più importante: tu sei Simonstone?

S: Nessuno lo è; tutti lo siamo.

U: No, sul serio: tutto questo è uno scherzo, giusto?

S: Nient’affatto. Questo sito amatoriale a basso costo è quanto di più serio potreste mai trovare sul web. Questo non è uno scherzo. Questo — piaccia o meno — è Simonstone.

4 risposte a “#1 – Chi è Simonstone?”

  1. Avatar Aetorod
    Aetorod

    Molto interessante , originale e un po demenziale (Senza offesa naturalmente ).Sono molto curiosa di leggere quello che scriverai la prossima volta.

    1. Avatar admin

      Ciao Aetorod e grazie del tuo feed. Quando abbiamo iniziato a sviluppare l’algoritmo di Simonstone ci eravamo imposti come requisiti che venisse su interessante e originale. La demenzialità, ovviamente, è un indesiderato effetto collaterale sul quale stiamo lavorando da un po’, ma senza risultati.

  2. Avatar Max Power
    Max Power

    Tutto molto bello, ma come ho fatto a finire su questo sito a basso costo? Mmmh… mi puzza di complottismo!
    Comunque ormai che sono qua, tanto vale leggere anche le altre conversazioni, dico bene, Simonstone?

    1. Avatar admin

      Ciao, Max Power. La nostra équipe è composta in massima parte da gente di scienza (a parte il tizio che ripara il distributore delle merendine; lui è solo Jim), tendiamo quindi a prendere le distanze dai complottismi (che poi, lo sappiamo, il complottismo non è che un’invenzione dei poteri forti per distogliere l’attenzione delle masse dai loro piani malefici). D’altronde, il tuo stesso nickname (“Massimo Potere”) potrebbe benissimo configurarsi come un occulto riferimento a un qualche genere di gruppo o ordine segreto. In un modo o nell’altro, ci teniamo a precisare quanto segue: decidendo di proseguire la lettura sul sito, accetti in piena coscienza le conseguenze del tuo gesto. Grazie di essere passato e averne lasciato traccia.

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