L’uomo dietro la macchina
(Simonpietro Spina, in posa landolfiana)
Simonpietro (Simonstone) Spina è nato a Catania il giorno trentesimo del mese di agosto, nell’anno del Signore 1989. Qualche mese prima inventano il World Wide Web, qualche mese dopo cade il Muro di Berlino. Non un anno noioso, dopotutto…
Nella vita di tutti i giorni è allenatore di scacchi (sì, è un lavoro strano; no, non è uno scherzo). Se non ci credete, date un’occhiata qui.
È sposato da sempre con la donna della sua vita e al momento non vanta una discendenza legalmente accreditata presso i registri di una qualsiasi amministrazione. (Chiunque, uomo o donna, ritenesse di poter avanzare pretese in tal senso è pregato di segnalarcelo, saremo lieti di girare il suo messaggio all’ufficio competente; di norma, il cestino delle cartacce.)
Possiede uno spirito vivace, alcune scatole di fiammiferi e il buonsenso di non usarli mai insieme, se non per giusti fini. Altra nota positiva: da almeno tre settimane il numero di quelli che vorrebbero fargli la pelle non aumenta significativamente (ma neppure accenna a diminuire), il che, conoscendolo, non è affatto scontato.
Simonstone è l’alter ego a cui attribuisce la paternità delle sue creazioni, nell’assurdo convincimento che ciò possa sottrarlo al pubblico ludibrio. Tuttavia, se glielo domandate, vi dirà che la questione non lo impensierisce minimamente: ogni giorno si affaccia alla finestra e vede sempre più prossima la fine della nostra specie.
Parlare qui di ciò che lo appassiona sarebbe inutile: presto tutto sarà finito, questione di giorni, forse di ore, minuti; poco, pochissimo, insomma.
Se proprio ci tenete a saperlo, ama scriv…